Bilancio positivo per il nuovo sistema di raccolta differenziata messo a punto recentemente nelle frazioni Piediripa e Sforzacosta dove sono stati eliminati i cassonetti stradali e sostituiti con numerosi carrellini di dimensioni ridotte, colorati in modo differente a seconda della tipologia del rifiuto da conferire, e posizionati in prossimità dell'utenza da servire.
Dopo un periodo di rodaggio, il sistema ora funziona a pieno regime ed ha trovato la buona accoglienza da parte dei cittadini che apprezzano i vantaggi e l'efficienza del "Porta a Porta" coniugato con la comodità e il decoro del metodo della raccolta con contenitori stradali.
I dati quantitativi relativi ai rifiuti differenziati dimostrano l'assoluto vantaggio del sistema adottato, soprattutto se confrontati con quelli degli anni precedenti: 2008/36,79%, 2009/37,05% e 2010/39,04%. In sostanza, l'aumento percentuale di 2 punti tra il 2009 e il 2010 è stato determinato, in gran parte, dall'entrata in funzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, anche se è stato applicato ad un porzione ristretta del territorio comunale e solo per gli ultimi tre-quattro mesi dell'anno.
Ancora più significativi i dati riferiti ai primi mesi del 2011 se confrontati con i corrispettivi dell'anno precedente: gennaio 2010 36,57%- gennaio 2011 43,20%, febbraio 2010 37,41 - febbraio 2011 46,46%.
Soddisfazione per i risultati ottenuti da parte dell'assessore all'Ambiente: "Si può affermare - dice Enzo Valentini - che l'introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nelle due frazioni Piediripa e Sforzacosta ha avuto come effetto generale il miglioramento di 8-9 punti percentuali sulla raccolta differenziata dell'intero Comune. Un dato confortante e al tempo stesso stimolante per continuare il percorso intrapreso dall'Amministrazione comunale".
giovedì
Il voto contrario di Gabriella Ciarlantini all'odg sulla sicurezza: "Una città sicura investe in cultura e partecipazione, non in controllo e repressione"
Gabriella Ciarlantini : la dichiarazione di voto contrario all'ordine del giorno votato in Consiglio Comunale sul tema della sicurezza. http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/141131CMC0300/M/32241CMC0315
L'ordine del giorno che è stato posto oggi alla nostra attenzione credo soffra innanzitutto di un vizio fondamentale: manca di una reale conoscenza della città, delle sue dinamiche e dei suoi veri problemi.
Dalle proposte pervenute in questo Consiglio emerge uno scenario apocalittico e alquanto irreale, una città che somiglia di più alla Los Angeles dei film d'azione piuttosto che alla “Macerata Violenta” di Max Giusti.
Macerata garantisce un livello di qualità di sicurezza sociale invidiabile in ragione di un diffuso “capitale sociale” prodotto dal ruolo della famiglia, dell'associazionismo, dal volontariato, dalla tradizione, dalla cultura e dal buon governo delle istituzioni locali.
E questo non lo dico solo io: lo abbiamo scritto, e votato insieme, nelle linee programmatiche. E lo ha detto perfino il questore di Macerata, che in un'intervista quest'estate al Resto del Carlino invitava a preoccuparsi più del sole che tardava ad arrivare che della presunta emergenza criminalità in città.
Al contrario, se di qualcosa la nostra città sta soffrendo, soffre della colpevole mancanza di un'offerta culturale anche per i più giovani, della mancanza di spazi per la cultura, della tendenza alla progressiva chiusura di locali per la musica, circoli e spazi di aggregazione. In pochi anni gli unici locali che garantivano un'alternativa alle poche proposte cittadine sono stati chiusi in nome della quiete pubblica e di una città che troppe volte di notte assomiglia al set di un film di Romero sugli zombies più che ad una città universitaria che dovrebbe garantire anche nelle ore notturne spazi culturali di vivibilità ed incontro.
Certo, c'è la preoccupazione per fenomeni di illegalità, di microcriminalità e disagio giovanile, ma non è con il controllo e la repressione che vanno affrontati. Le risposte che siamo chiamati a dare non possono e non devono stimolare una pericolosa e fuorviante ossessione per la sicurezza urbana, in nome di una situazione di emergenza che è solo mediatica.
Credo invece che questa città si deve difendere da un'idea di sicurezza che ridisegna un territorio basato sulla finta evocazione di un problema sicuritario. Una città sicura è una città vissuta con partecipazione, solidale ed accogliente: una città in cui si promuovono i centri di aggregazione, gli spazi di socialità per giovani ed anziani, in cui si accettano le diversità ed in cui ci sia tolleranza non solo per chi si rinchiude in casa davanti alla tv ma anche per chi vuole vivere realmente le strade di questa città ed un territorio che può e deve essere continuamente presidiato dalle attività quotidiane dei suoi abitanti, che di certo hanno una efficacia deterrente ben superiore a quasiasi telecamera o vigile di quartiere.
Una città sicura è una città in cui si investe in cultura, che è animata da iniziative culturali, che riempie le sue piazze e le sue strade in ogni periodo dell'anno, e ad ogni ora del giorno e della notte.
Una città sicura è una città che dei suoi giovani vede non solo il disagio, ma anche la potenza delle loro proposte, che è attenta alle loro istanze, che possa ridisegnare un territorio capace di offrire un alternativa alla noia e alla depressione, al controllo e alla disciplina che portano all'aumento dell'alienazione e della disgregazione sociale, con conseguenze pericolose soprattutto sui più giovani.
Per quanto mi riguarda, l'ordine del giorno è inaccoglibile. Perchè è completamente distante e opposto alle linee programmatiche con cui questa maggioranza è stata eletta e perchè una discussione seria su una questione seria come la sicurezza sociale deve necessariamente essere intrapresa con la partecipazione e con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza e non relegata nei tempi della discussione di un ordine del giorno.
L'ordine del giorno che è stato posto oggi alla nostra attenzione credo soffra innanzitutto di un vizio fondamentale: manca di una reale conoscenza della città, delle sue dinamiche e dei suoi veri problemi.
Dalle proposte pervenute in questo Consiglio emerge uno scenario apocalittico e alquanto irreale, una città che somiglia di più alla Los Angeles dei film d'azione piuttosto che alla “Macerata Violenta” di Max Giusti.
Macerata garantisce un livello di qualità di sicurezza sociale invidiabile in ragione di un diffuso “capitale sociale” prodotto dal ruolo della famiglia, dell'associazionismo, dal volontariato, dalla tradizione, dalla cultura e dal buon governo delle istituzioni locali.
E questo non lo dico solo io: lo abbiamo scritto, e votato insieme, nelle linee programmatiche. E lo ha detto perfino il questore di Macerata, che in un'intervista quest'estate al Resto del Carlino invitava a preoccuparsi più del sole che tardava ad arrivare che della presunta emergenza criminalità in città.
Al contrario, se di qualcosa la nostra città sta soffrendo, soffre della colpevole mancanza di un'offerta culturale anche per i più giovani, della mancanza di spazi per la cultura, della tendenza alla progressiva chiusura di locali per la musica, circoli e spazi di aggregazione. In pochi anni gli unici locali che garantivano un'alternativa alle poche proposte cittadine sono stati chiusi in nome della quiete pubblica e di una città che troppe volte di notte assomiglia al set di un film di Romero sugli zombies più che ad una città universitaria che dovrebbe garantire anche nelle ore notturne spazi culturali di vivibilità ed incontro.
Certo, c'è la preoccupazione per fenomeni di illegalità, di microcriminalità e disagio giovanile, ma non è con il controllo e la repressione che vanno affrontati. Le risposte che siamo chiamati a dare non possono e non devono stimolare una pericolosa e fuorviante ossessione per la sicurezza urbana, in nome di una situazione di emergenza che è solo mediatica.
Credo invece che questa città si deve difendere da un'idea di sicurezza che ridisegna un territorio basato sulla finta evocazione di un problema sicuritario. Una città sicura è una città vissuta con partecipazione, solidale ed accogliente: una città in cui si promuovono i centri di aggregazione, gli spazi di socialità per giovani ed anziani, in cui si accettano le diversità ed in cui ci sia tolleranza non solo per chi si rinchiude in casa davanti alla tv ma anche per chi vuole vivere realmente le strade di questa città ed un territorio che può e deve essere continuamente presidiato dalle attività quotidiane dei suoi abitanti, che di certo hanno una efficacia deterrente ben superiore a quasiasi telecamera o vigile di quartiere.
Una città sicura è una città in cui si investe in cultura, che è animata da iniziative culturali, che riempie le sue piazze e le sue strade in ogni periodo dell'anno, e ad ogni ora del giorno e della notte.
Una città sicura è una città che dei suoi giovani vede non solo il disagio, ma anche la potenza delle loro proposte, che è attenta alle loro istanze, che possa ridisegnare un territorio capace di offrire un alternativa alla noia e alla depressione, al controllo e alla disciplina che portano all'aumento dell'alienazione e della disgregazione sociale, con conseguenze pericolose soprattutto sui più giovani.
Per quanto mi riguarda, l'ordine del giorno è inaccoglibile. Perchè è completamente distante e opposto alle linee programmatiche con cui questa maggioranza è stata eletta e perchè una discussione seria su una questione seria come la sicurezza sociale deve necessariamente essere intrapresa con la partecipazione e con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza e non relegata nei tempi della discussione di un ordine del giorno.
mercoledì
martedì
L'intervento del consigliere Gabriella Ciarlantini al consiglio comunale aperto sullo Sferisterio
Ritengo che in una città come Macerata, che come ho già ribadito altre volte da tempo soffre la mancanza di opportunità e spazi per l'innovazione culturale, sia oggi necessario ripensare l'utilizzo dello Sferisterio fuori dagli schemi della cultura, passatemi il termine, convenzionale. Non è più pensabile limitare le capacità di uno spazio con quelle caratteristiche, un monumento storico, con una eccellente acustica, attrezzato per ospitare grandi quantità di pubblico, alla sola Stagione lirica, seppure importante e fondamentale per Macerata, e a pochi concerti, che di fatto rispecchiano gusti ed esigenze solo di una parte di questa città.
Macerata manca di sensibilità verso quanto di innovativo e di non convenzionale si sta producendo a livello italiano ed europeo in campo artistico, teatrale, musicale. E questa carenza è avvertita come un grosso handicap soprattutto dai nostri cittadini più giovani, che da sempre sono il motore culturale della vita di un territorio e ne rappresentano l'espressione più viva, da incentivare e promuovere, che vorrebbero vedere una Macerata più moderna, proiettata verso la l'Europa, attenta alle dinamiche culturali che parlano anche il linguaggio del 2011 e non solo del secolo passato.
Esempi ce ne sono, l'Arena di Verona ha di recente ospitato eventi importanti di respiro internazionale, ricordiamo i concerti dei Radiohead e di Bjork, altre location di alto valore storico in Italia e all'estero vengono utilizzate per organizzare importanti festival ed eventi di musica elettronica o contemporanea, eventi importanti che possono ridare linfa alle attività turistiche e culturali di Macerata, attrarre nuove tipologie di turisti, riavvicinare lo Sferisterio ad una larga parte di cittadinanza.
Aprire lo Sferisterio anche ad un'utenza più giovane, dove il termine giovane non indica semplicemente l'età anagrafica ma anche la capacità di saper recepire e proporre nuovi stimoli e proposte, vuol dire saper investire nel futuro di questa città, vuol dire completare l'offerta della Stagione lirica ma anche ridare slancio e vigore ad un capoluogo di provincia che può e deve saper far fronte alle sfide della contemporaneità, del mondo globale e multiculturale, ma anche sapersi svecchiare un po', e ritrovare energie e slancio sapendo ascoltare ed incentivando la partecipazione delle sue componenti più attive e vitali.
Macerata manca di sensibilità verso quanto di innovativo e di non convenzionale si sta producendo a livello italiano ed europeo in campo artistico, teatrale, musicale. E questa carenza è avvertita come un grosso handicap soprattutto dai nostri cittadini più giovani, che da sempre sono il motore culturale della vita di un territorio e ne rappresentano l'espressione più viva, da incentivare e promuovere, che vorrebbero vedere una Macerata più moderna, proiettata verso la l'Europa, attenta alle dinamiche culturali che parlano anche il linguaggio del 2011 e non solo del secolo passato.
Esempi ce ne sono, l'Arena di Verona ha di recente ospitato eventi importanti di respiro internazionale, ricordiamo i concerti dei Radiohead e di Bjork, altre location di alto valore storico in Italia e all'estero vengono utilizzate per organizzare importanti festival ed eventi di musica elettronica o contemporanea, eventi importanti che possono ridare linfa alle attività turistiche e culturali di Macerata, attrarre nuove tipologie di turisti, riavvicinare lo Sferisterio ad una larga parte di cittadinanza.
Aprire lo Sferisterio anche ad un'utenza più giovane, dove il termine giovane non indica semplicemente l'età anagrafica ma anche la capacità di saper recepire e proporre nuovi stimoli e proposte, vuol dire saper investire nel futuro di questa città, vuol dire completare l'offerta della Stagione lirica ma anche ridare slancio e vigore ad un capoluogo di provincia che può e deve saper far fronte alle sfide della contemporaneità, del mondo globale e multiculturale, ma anche sapersi svecchiare un po', e ritrovare energie e slancio sapendo ascoltare ed incentivando la partecipazione delle sue componenti più attive e vitali.
lunedì
M'illumino di meno a Macerata, nel ricordo della prima azione carbonara d'Italia
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/140951CMC0300/M/32241CMC0315
Senti Caterpillar, minuto 57:00
http://www.radio2.rai.it/dl/Radio2/popupaudio.html?t=CATERPILLAR%20del%2010/02/2011&p=CATERPILLAR%20del%2010/02/2011&d=&u=http://www.radio.rai.it/podcast/A0090277.mp3
Il Comune di Macerata partecipa anche quest'anno a M'illumino di meno, la giornata di sensibilizzazione al risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio Rai 2 - Caterpillar, prevista per venerdì 18 febbraio. L'adesione del Comune di Macerata e l'impostazione "risorgimentale" che l'Amministrazione ha voluto dare all'iniziativa è stata proprio ieri sottolineata in diretta dalla popolare trasmissione radiofonica.
Enti e istituzioni, imprese pubbliche e private, esercizi commerciali e semplici cittadini sono invitati a mettere in pratica un'azione simbolica che consenta una riduzione del consumo di energia, così da sensibilizzare l'opinione pubblica ad orientare le scelte dei responsabili politici verso un uso più razionale dell'energia.
Il Comune di Macerata, per aderire all'iniziativa, spegnerà quindi l'illuminazione dei monumenti del centro storico e provvederà a ridurre il flusso luminoso dei lampioni stradali di tutte le vie del centro, di corso Cavour e di corso Cairoli.
Non solo. Le associazioni Ciclo Stile e Gruca illumineranno la lapide sistemata al termine di corso Garibaldi a ricordo della prima azione carbonara d'Italia, utilizzando una dinamo alimentata da una bicicletta. Da parte loro l'Associazione commercianti del centro storico e l'Ambalt (Associazione marchigiana per l'assistenza e la cura dei bambini affetti da leucemia o tumori), provvederanno a distribuire lanterne luminose da sollevare in piazza Mazzini nel contesto di oscuramento della pubblica illuminazione e delle luci dei negozi.
La partecipazione a M'illumino di meno 2011 si inserisce nell'ambito di un percorso sulla sostenibilità che il Comune ha già intrapreso da tempo anche attraverso il programma Agenda 21 locale.
Senti Caterpillar, minuto 57:00
http://www.radio2.rai.it/dl/Radio2/popupaudio.html?t=CATERPILLAR%20del%2010/02/2011&p=CATERPILLAR%20del%2010/02/2011&d=&u=http://www.radio.rai.it/podcast/A0090277.mp3
venerdì
Tredici scuole di Macerata impegnate in Riciclasse, il concorso per la riduzione dei rifiuti tra le scuole di Macerata
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/140681CMC0300/M/63481CMC1000
Settanta chili di carta, ventisei di plastica e ottanta di raccolta indifferenziata. Questo il primo frutto di Riciclasse, il concorso per la riduzione dei rifiuti tra le scuole di Macerata. Dopo la consegna delle attrezzature e lo svolgimento delle attività didattiche in classe, il Centro di educazione ambientale ha infatti effettuato i primi rilevamenti che consentono di stilare una prima classifica parziale (per la cronaca, la Leopardi del Convitto prevale per la plastica, la Ettore Rosa della Pace per la carta mentre la Rosa e la Natali si segnalano nella raccolta dell'indifferenziata).
Tredici sono le scuole elementari di Macerata impegnate da lunedì 17 gennaio nel concorso che ha l'obiettivo di strutturare la raccolta differenziata a scuola e ridurre la produzione di rifiuti. Il concorso è a cura del Cea Parco di Fontescodella in collaborazione con la Smea ed è una iniziativa degli assessorati Ambiente e Scuola del Comune di Macerata.
Queste le scuole coinvolte: Montessori, De Amicis, Medi, Ettore Rosa, Pertini, Salvo D'Acquisto, via Mameli, Anna Frank, Fratelli Cervi, IV Novembre, Dolores Prato, Natali e Giacomo Leopardi.
"In queste due settimane - dice Renzo Montanari del Cea - abbiamo effettuato sopralluoghi che hanno consentito di aggiustare il tiro, fugare dubbi e puntualizzare il metodo di svolgimento della raccolta che, lo ricordiamo, coinvolge e impegna anche insegnanti, dirigenti e bidelli; in linea generale le scuole hanno optato per un metodo di raccolta che deduce il risultato della raccolta indifferenziata come differenza tra il totale al netto della carta e della plastica". Il concorso ha infatti l'obiettivo di minimizzare la quantità di rifiuti non differenziabili e massimizzare la quantità di carta e plastica riciclabili.
Ogni scuola è stata dotata di una bilancia e di contenitori per la raccolta di plastica, carta e rifiuti indifferenziati. I premi finali andranno alle scuole che avranno minimizzato i rifiuti indifferenziati e massimizzato la raccolta differenziata di carta e plastica. Per ogni scuola è stata individuata una classe tutor (la quinta) che, dopo la lezione di educazione ambientale con la quale il Cea ha presentato il concorso, ha avuto il compito di sensibilizzare tutte le altre classi.
Il premio finale per i plessi che producono la minor quantità di rifiuti indifferenziati, la maggiore quantità di carta e la maggiore quantità di plastica è una dotazione di materiale di consumo (carta, colori e così via), mentre la classe tutor della scuola che produce meno rifiuti non differenziati potrà visitare un'area protetta, come il parco dei Sibillini, oppure l'impianto industriale impegnato nel ciclo "del riciclo". Per informazioni: Cea, 0733/280035.
martedì
INQUINAMENTO DA POLVERI SOTTILI, cambiamo abitudini per respirare meglio. Dal primo febbraio servizio di bus navetta gratuito e parcheggi sempre raggiungibili
Dal primo febbraio si prova a cambiare aria, come recita lo slogan scelto dall'Amministrazione comunale per la campagna di informazione che riguarda i provvedimenti finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria e all'abbattimento delle polveri sottili nell'aria.
Per ridurre i disagi dovuti alle limitazioni alla circolazione per diversi veicoli diesel (pre-euro immatricolati prima del 1992, Euro 1 e 2 senza filtro anti particolato, immatricolati dopo il 1993, i veicoli diesel con il Fap ma con massa totale a terra, a pieno carico, maggiore di 32 tonnellate Euro 0 e Euro 1, ciclomotori e motocicli con motore termico a due tempi Euro 0 e macchine agricole e operatici), l'Amministrazione ha predisposto un servizio di bus navetta gratuito che entrerà in funzione dalle ore 8.30 alle 12. Questo il percorso, con fermate intermedie: ore 8,30 Rampa Zara, viale Leopardi, piazza Vittoria, piazza Santa Croce, parcheggio via Galilei (sotto la caserma Vigili del Fuoco), via Spalato, via Roma, via Mattei, parcheggio Palasport, via Mameli, viale Trieste, Rampa Zara (arrivo 8,54).
Per quanto riguarda invece i parcheggi, il Garibaldi (fornito di ascensore) e Sferisterio (a tariffa) saranno sempre raggiungibili consentendo un comodo accesso al centro. Il parcheggio del Tribunale è servito dalle linee 6, 11 e circolare C del trasporto pubblico a tariffa, quello dello Stadio Helvia Recina dalle linee 9 e 11 mentre l'area di sosta Sferisterio, in corso Cairoli, dalle linee circolare C, linea 7, 8 e 11.
Intanto già da questa mattina è iniziata la spedizione dei depliant informativi alle famiglie e la distribuzione negli uffici, aziende, associazioni di categoria e parcheggi.
QUI TUTTE LE MISURE DISPOSTE CON L'ORDINANZA DEL SINDACO E LE INFORMAZIONI SULLA CAMPAGNA: "POLVERI SOTTILI, PROVIAMO A CAMBIARE ARIA":
Diritto alla salute e a un ambiente sano. Queste le motivazioni dietro il progetto che l'Amministrazione comunale sta attuando per rendere il più ottimale possibile la qualità dell'aria anche alla luce dei dati forniti dall'Arpam che parlano, per i primi dieci giorni di gennaio, di una concentrazione di polveri sottili molto superiore al limite fissato dalla direttiva europea in 50 microgrammi per metro cubo. Cifre che sottolineano una situazione di criticità che obbliga il Comune di Macerata ad intervenire a tutela della salute dei cittadini e che hanno portato alla firma dell'accordo di programma tra Regione Marche, Province e Comuni con il quale si stabiliscono le azioni idonee al miglioramento della qualità dell'aria.
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