“Nell’ultima formulazione della proposta di legge regionale sulla riforma del sistema idrico integrato si pongono le basi per un eventuale aumento della tariffa dell’acqua pagata dai cittadini.
Rivolgiamo un accorato appello ai legislatori regionali affinchè si attivino per modificare l’art. 10 in sede di approvazione finale della legge.
I costi di monitoraggio della qualità dell’acqua e di risanamento ambientale dovrebbero essere finanziati con apposito fondo da parte della
Regione, come previsto nell’iniziale proposta di legge, e non fatti ricadere sulla tariffa pagata dai cittadini, come nella versione modificata dalla IV Commissione assembleare permanente.
L’approvazione del 2° quesito referendario ha eliminato l’adeguata remunerazione del capitale investito dalla determinazione della tariffa
del servizio idrico integrato: una modifica immediatamente efficace, come chiarito dalla Corte Costituzionale, che ha anche tenuto a specificare che la tariffa è determinata sulla sola base della “copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio”.
La Regione Marche, chiamata a legiferare sul riordino degli Ato, dovrebbe conseguentemente recepire tale enunciazione di principio.
Come d’altronde sarebbe tenuta ad intervenire adeguandosi allo spirito e all’indicazione del referendum di giugno, quando la volontà popolare si è chiaramente espressa in difesa dell’acqua bene comune, sottraendola alle leggi del profitto e del mercato perchè sia garantito ed accessibile a tutti.
Come amministratori locali sosteniamo le battaglie dei Movimenti per l’Acqua Bene Comune: crediamo che quanto conquistato attraverso il referendum vada tutelato e consolidato a partire dai territori.
E’ necessario proseguire nel processo di ripubblicizzazione del servizio idrico, il cammino è quello indicato dal Comune di Napoli: dopo la
modifica degli Statuti comunali, dopo l’espressione della volontà popolare nell’esito referendario, appare oggi più che mai necessario avviarci verso una gestione pubblica partecipata del servizio idrico: perchè l’acqua sia effettivamente riconosciuta come diritto universale, come bene comune”.
Gilberto Maiolatesi – Assessore alle Politiche Ambientali, Ecologia Urbana
e Politiche dell’Integrazione – Comune di Jesi (An)
Enzo Valentini – Assessore all’Ambiente, Attività economiche e Politiche
di integrazione sociale, cooperazione e sviluppo – Comune di Macerata
Ilaria Fava – Assessore alla Cultura,Rapporti con le Associazioni,
Istruzione, Sanità e Partecipazione – Comune di Morro d’Alba (An)
Gabriella Ciarlantini – Consigliere comunale Macerata
Emanuele Rossi – Consigliere comunale Fabriano (An)
giovedì
Giornata internazionale dei migranti. Concerto di Daniele Sepe in piazza
Il 18 dicembre 1990 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la ‘Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie’ entrata poi in vigore nel 2003.
Tra gli obiettivi principali della convenzione, il riconoscimento del contributo che milioni di migranti danno alle economie e al benessere dei paesi ospiti e di origine, la promozione del rispetto dei diritti umani fondamentali, la lotta contro la discriminazione e il razzismo, la promozione della convivenza, del rispetto delle regole, delle pari opportunità e del dialogo.
Per celebrare questa giornata il Comune di Macerata, in collaborazione con il Gus, la Meridiana Cooperativa sociale, l’Arci e l’Ambasciata dei diritti, nell’ambito del progetto Macerata accoglie, organizza per sabato (17 dicembre), alle ore 18.30 in piazza della Libertà, un concerto che vedrà protagonista Daniele Sepe.
Daniele Sepe, sassofonista e compositore, grazie alla sua napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, porterà in piazza della Libertà la vivacità e la forza dei suoi suoni da sempre accompagnati da una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia.
Il progetto Macerata Accoglie rientra nella rete del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) dell’Anci e si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione, sia economica sia sociale, di 40 beneficiari tra richiedenti e titolari di protezione internazionale, di cui 10 della recente Emergenza Nord Africa.
Il progetto, di titolarità del Comune, è attivo dal 2004 ed è gestito dalle associazioni Gus., Arci, Ambasciata dei Diritti e Meridiana Cooperativa sociale.
“Abbiamo deciso di presentare alla città il progetto Macerata accoglie nel sabato dello shopping prenatalizio – interviene l’assessore alle Politiche per l’integrazione sociale, Enzo Valentini - con l'obiettivo di far diventare le feste un'occasione di aggregazione interculturale e non un momento di puro consumismo e di isolamento sociale delle comunità migranti. Questa giornata non può non assumere un rilievo particolare dopo gli omicidi di Firenze, che seguono di pochi giorni l'aggressione al campo nomadi di Torino. Anni di politiche securitarie, di paura e odio verso il diverso, stanno producendo conseguenze devastanti nel tessuto sociale del Paese. L'antifascismo e l'antirazzismo sono attuali e necessari, in un sistema che incrementa l'odio e la ricerca di un capro espiatorio che sia diverso e sfruttabile. Macerata deve essere orgogliosa della propria capacità di accoglienza, ma è importante saperla difendere e coltivare".
In caso di maltempo il concerto si terrà al teatro don Bosco alle ore 21.30.
Info: www.comune.macerata.it , programmaminori@comune.macerata.it - tel. 0733.256535. (lb)
Tra gli obiettivi principali della convenzione, il riconoscimento del contributo che milioni di migranti danno alle economie e al benessere dei paesi ospiti e di origine, la promozione del rispetto dei diritti umani fondamentali, la lotta contro la discriminazione e il razzismo, la promozione della convivenza, del rispetto delle regole, delle pari opportunità e del dialogo.
Per celebrare questa giornata il Comune di Macerata, in collaborazione con il Gus, la Meridiana Cooperativa sociale, l’Arci e l’Ambasciata dei diritti, nell’ambito del progetto Macerata accoglie, organizza per sabato (17 dicembre), alle ore 18.30 in piazza della Libertà, un concerto che vedrà protagonista Daniele Sepe.
Daniele Sepe, sassofonista e compositore, grazie alla sua napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, porterà in piazza della Libertà la vivacità e la forza dei suoi suoni da sempre accompagnati da una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia.
Il progetto Macerata Accoglie rientra nella rete del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) dell’Anci e si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione, sia economica sia sociale, di 40 beneficiari tra richiedenti e titolari di protezione internazionale, di cui 10 della recente Emergenza Nord Africa.
Il progetto, di titolarità del Comune, è attivo dal 2004 ed è gestito dalle associazioni Gus., Arci, Ambasciata dei Diritti e Meridiana Cooperativa sociale.
“Abbiamo deciso di presentare alla città il progetto Macerata accoglie nel sabato dello shopping prenatalizio – interviene l’assessore alle Politiche per l’integrazione sociale, Enzo Valentini - con l'obiettivo di far diventare le feste un'occasione di aggregazione interculturale e non un momento di puro consumismo e di isolamento sociale delle comunità migranti. Questa giornata non può non assumere un rilievo particolare dopo gli omicidi di Firenze, che seguono di pochi giorni l'aggressione al campo nomadi di Torino. Anni di politiche securitarie, di paura e odio verso il diverso, stanno producendo conseguenze devastanti nel tessuto sociale del Paese. L'antifascismo e l'antirazzismo sono attuali e necessari, in un sistema che incrementa l'odio e la ricerca di un capro espiatorio che sia diverso e sfruttabile. Macerata deve essere orgogliosa della propria capacità di accoglienza, ma è importante saperla difendere e coltivare".
In caso di maltempo il concerto si terrà al teatro don Bosco alle ore 21.30.
Info: www.comune.macerata.it , programmaminori@comune.macerata.it - tel. 0733.256535. (lb)
mercoledì
Miglioramento qualità dell'aria, da gennaio tornal'ecozona
Qualità dell'aria e provvedimenti per ridurre le polveri sottili. Ad intervenire sulla questione è l'assessore all'Ambiente, Enzo Valentini, che illustra quali sono i programmi dell'Amministrazione comunale nel merito: "La prossima settimana la Giunta si occuperà della delibera di adesione all'accordo di programma tra Regione Marche, Prefetture, Province e Comuni di zona A della nostra regione e l'Autorità portuale di Ancona, relativo ai provvedimenti da adottare per la riduzione della concentrazione delle polveri sottili. Una volta siglato l'accordo - prosegue Valentini - il che dovrebbe avvenire entro la fine di dicembre, il sindaco Romano Carancini provvederà a firmare e ad emettere l'ordinanza che conterrà le misure da adottare. I nuovi provvedimenti diventeranno operativi dal prossimo 2 gennaio".
La delibera regionale, dalla quale non si può prescindere, stabilisce che le categorie per le quali sono stabilite limitazioni alla circolazione sono le autovetture diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, senza filtro antiparticolato e i veicoli commerciali leggeri diesel pre Euro, Euro 1, senza filtro antiparticolato. Per quanto riguarda le fasce orarie la circolazione non sarà consentita dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
L'Amministrazione comunale, invece, per ciò che concerne l'ecozona, riproporrà quella stabilita a gennaio scorso.
"Come sempre migliorare la qualità dell'aria - conclude Valentini - è l'obiettivo delle misure antinquinamento che diventeranno operative a breve. In attesa che venga emessa l'ordinanza stiamo predisponendo, come abbiamo già fatto in precedenza, il piano della comunicazione per informare la cittadinanza in tempo utile e provvedendo alla relativa segnaletica stradale". (lb)
La delibera regionale, dalla quale non si può prescindere, stabilisce che le categorie per le quali sono stabilite limitazioni alla circolazione sono le autovetture diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, senza filtro antiparticolato e i veicoli commerciali leggeri diesel pre Euro, Euro 1, senza filtro antiparticolato. Per quanto riguarda le fasce orarie la circolazione non sarà consentita dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
L'Amministrazione comunale, invece, per ciò che concerne l'ecozona, riproporrà quella stabilita a gennaio scorso.
"Come sempre migliorare la qualità dell'aria - conclude Valentini - è l'obiettivo delle misure antinquinamento che diventeranno operative a breve. In attesa che venga emessa l'ordinanza stiamo predisponendo, come abbiamo già fatto in precedenza, il piano della comunicazione per informare la cittadinanza in tempo utile e provvedendo alla relativa segnaletica stradale". (lb)
Due ordinanze per contrastare la proliferazione dei piccioni
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/152811CMC0300/M/32241CMC0315
"L'obiettivo che si intende perseguire - interviene l'assessore all'Ambiente, Enzo Valentini - è quello di una equilibrata integrazione della specie nel tessuto urbano, limitandone gli effetti negativi in termini igienici e sanitari"
Recentemente l'Amministrazione comunale, attraverso una serie di azioni congiunte con altri enti cittadini - la Prefettura, la Questura e l'Asur - ha emesso due ordinanze dirette a contrastare la proliferazione dei piccioni nel tessuto urbano.
La necessità di emettere i due nuovi provvedimenti è nata a seguito di alcuni monitoraggi, eseguiti dal Servizio veterinario dell'Asur-Zona territoriale 9, sulle colonie di piccioni che stabilmente sono insediate in città, in particolare in alcuni palazzi del centro storico. Dagli accertamenti eseguiti, infatti, alcuni esemplari dei volatili sono risultati positivi alla Clamydia psittaci, un batterio responsabile di una malattia infettiva animale trasmissibile all'uomo.
Da qui la prima ordinanza che dà il via ad una campagna di de-popolamento che sarà effettuata dalla Smea e che prevede la cattura e la soppressione per eutanasia dei piccioni attraverso l'installazione, su alcuni immobili di enti pubblici, di gabbie per la loro cattura.
Con il secondo provvedimento adottato, l'Amministrazione comunale vieta la cattura dei piccioni a scopo alimentare e di dare cibo ai volatili per evitarne la proliferazione. Inoltre i proprietari di edifici pubblici e privati devono provvedere a propria cura e spese a ripulire, risanare e disinfettare locali e anfratti dove i piccioni hanno nidificato o depositato guano. Devono inoltre precludere, con interventi fissi o amovibili, gli accessi dove i volatili si possono introdurre e impedire su terrazzi, davanzali e cornicioni che si creino nidi e situazioni di sosta abituale e permanente. L'Amministrazione comunale svolge un'azione di sollecito nei confronti dei cittadini, ma in caso di inadempienza si ricorda che la sanzione va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
"L'obiettivo che si intende perseguire - interviene l'assessore all'Ambiente, Enzo Valentini - è quello di una equilibrata integrazione della specie nel tessuto urbano, limitandone gli effetti negativi in termini igienici e sanitari. Occorre tutelare il benessere dell'animale, ma è anche necessario monitorare l'espandersi della popolazione di colombi e adottare misure preventive in caso di rischio per la salute pubblica. Nel caso specifico, i riscontri dell'Asur ci obbligano ad intervenire anche con il de popolamento, ma all'interno di una strategia complessiva, concordata con le istituzioni interessate, e che prevede una pluralità di interventi: prescrizioni per edifici pubblici e privati, piccionaie, presenza di predatori."
Il Comune, nel frattempo sta provvedendo alla realizzazione di una piccionaia, come già accaduto in zona Fontezucca, allo scopo di allontanare gli uccelli dal centro urbano. La seconda struttura a breve sarà operativa nella zona del palasport di Fontescodella e, secondo quanto concordato con la Lipu a livello nazionale, la procedura prevede che in questi ambienti le uova vere vengano sostituite con altre finte.
La Asur invece sta provvedendo all'allontanamento dei piccioni che stazionano nei pressi dell'ospedale cittadino. In questo caso vengono utilizzati dei falchi, una tecnica presente in natura da secoli, ovvero la conquista del territorio e la sua colonizzazione da parte di un predatore.I falchi vengono liberati per turbare la quiete dei piccioni e costringerli così a cercare un'altra sistemazione. (lb)
"L'obiettivo che si intende perseguire - interviene l'assessore all'Ambiente, Enzo Valentini - è quello di una equilibrata integrazione della specie nel tessuto urbano, limitandone gli effetti negativi in termini igienici e sanitari"
Recentemente l'Amministrazione comunale, attraverso una serie di azioni congiunte con altri enti cittadini - la Prefettura, la Questura e l'Asur - ha emesso due ordinanze dirette a contrastare la proliferazione dei piccioni nel tessuto urbano.
La necessità di emettere i due nuovi provvedimenti è nata a seguito di alcuni monitoraggi, eseguiti dal Servizio veterinario dell'Asur-Zona territoriale 9, sulle colonie di piccioni che stabilmente sono insediate in città, in particolare in alcuni palazzi del centro storico. Dagli accertamenti eseguiti, infatti, alcuni esemplari dei volatili sono risultati positivi alla Clamydia psittaci, un batterio responsabile di una malattia infettiva animale trasmissibile all'uomo.
Da qui la prima ordinanza che dà il via ad una campagna di de-popolamento che sarà effettuata dalla Smea e che prevede la cattura e la soppressione per eutanasia dei piccioni attraverso l'installazione, su alcuni immobili di enti pubblici, di gabbie per la loro cattura.
Con il secondo provvedimento adottato, l'Amministrazione comunale vieta la cattura dei piccioni a scopo alimentare e di dare cibo ai volatili per evitarne la proliferazione. Inoltre i proprietari di edifici pubblici e privati devono provvedere a propria cura e spese a ripulire, risanare e disinfettare locali e anfratti dove i piccioni hanno nidificato o depositato guano. Devono inoltre precludere, con interventi fissi o amovibili, gli accessi dove i volatili si possono introdurre e impedire su terrazzi, davanzali e cornicioni che si creino nidi e situazioni di sosta abituale e permanente. L'Amministrazione comunale svolge un'azione di sollecito nei confronti dei cittadini, ma in caso di inadempienza si ricorda che la sanzione va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.
"L'obiettivo che si intende perseguire - interviene l'assessore all'Ambiente, Enzo Valentini - è quello di una equilibrata integrazione della specie nel tessuto urbano, limitandone gli effetti negativi in termini igienici e sanitari. Occorre tutelare il benessere dell'animale, ma è anche necessario monitorare l'espandersi della popolazione di colombi e adottare misure preventive in caso di rischio per la salute pubblica. Nel caso specifico, i riscontri dell'Asur ci obbligano ad intervenire anche con il de popolamento, ma all'interno di una strategia complessiva, concordata con le istituzioni interessate, e che prevede una pluralità di interventi: prescrizioni per edifici pubblici e privati, piccionaie, presenza di predatori."
Il Comune, nel frattempo sta provvedendo alla realizzazione di una piccionaia, come già accaduto in zona Fontezucca, allo scopo di allontanare gli uccelli dal centro urbano. La seconda struttura a breve sarà operativa nella zona del palasport di Fontescodella e, secondo quanto concordato con la Lipu a livello nazionale, la procedura prevede che in questi ambienti le uova vere vengano sostituite con altre finte.
La Asur invece sta provvedendo all'allontanamento dei piccioni che stazionano nei pressi dell'ospedale cittadino. In questo caso vengono utilizzati dei falchi, una tecnica presente in natura da secoli, ovvero la conquista del territorio e la sua colonizzazione da parte di un predatore.I falchi vengono liberati per turbare la quiete dei piccioni e costringerli così a cercare un'altra sistemazione. (lb)
lunedì
CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SULLE COLONIE FELINE NEI CONDOMINI
E' stata avviata proprio in questi giorni la campagna di informazione Pubbliche colonie in privati condomini. L'iniziativa, realizzata dall'associazione di volontariato Argo, in collaborazione con il Comune di Macerata e la Meridiana Cooperativa Sociale, con un contributo della Regione Marche, ha l'obiettivo di sensibilizzare ed informare, le famiglie residenti nei condomini del comune di Macerata, in particolare quelle in cui sono state individuate e censite colonie feline, sulla loro corretta gestione e le modalità di convivenza tra il gatto e l'uomo.
L'idea di realizzare questa campagna è nata durante lo svolgimento di un precedente progetto, denominato Georeferenzialità delle colonie feline, con cui si è provveduto ad installare apposita segnaletica presso le colonie feline della città. Specialmente nella fase di individuazione preliminare del posizionamento della segnaletica, è stato rilevato, infatti, che alcune colonie feline sono posizionate all'interno di spazi condominiali e che generano, in alcune circostanze, incomprensioni e discussioni tra i condomini.
Spesso la presenza di colonie feline all'interno dei condomini diventa, infatti, oggetto di litigi tra il referente della colonia felina ed altri condomini e/o tra i vari condomini che hanno opinioni e sensibilità diverse circa la convivenza uomo-animale.
"Innanzitutto è fondamentale informare la collettività che la normativa nazionale e della Regione Marche, tutela la colonia felina in quanto tale e stabilisce che i gatti che vivono in libertà non possono essere spostati dal loro habitat - afferma il presidente dell'associazione Argo, Barbara Vittori - precisando che si intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio urbano e non, edificato o non, sia esso pubblico che privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia accudita o meno da cittadini. Non deve essere operata alcuna criminalizzazione generalizzata verso chi si occupa dei gatti liberi che hanno trovato il loro habitat in aree condominiali, perché la legge tutela la loro presenza. Inoltre, il gatto, anche se nutrito, resta il principale antagonista di topi, ratti e rettili, a vantaggio del bioequilibrio. Ma è altrettanto vero - conclude la Vittori - che la buona educazione del referente della colonia felina è fondamentale per non estremizzare il disagio vissuto dagli altri condomini .... Disagio che, a volte, si trasforma in ritorsioni verso gli stessi animali".
Fondamentale è il rispetto di due semplici e buone regole nella somministrazione del cibo ai gatti: la giusta quantità e l'eliminazione dei suoi residui. Al termine di ogni pasto è importante eliminare eventuali residui che richiamerebbero ulteriori gatti estranei alla colonia o altri animali sinantropi. Inoltre arrecare danno al decoro degli edifici potrebbe configurare un illecito amministrativo per violazione della normativa igienico-sanitaria.
La campagna consiste nell'affissione di manifesti e poster per la città che illustrano tali principi e nella diffusione di depliant informativi, a cura dell'associazione Argo, in particolare agli amministratori di condomini. (lb)
L'idea di realizzare questa campagna è nata durante lo svolgimento di un precedente progetto, denominato Georeferenzialità delle colonie feline, con cui si è provveduto ad installare apposita segnaletica presso le colonie feline della città. Specialmente nella fase di individuazione preliminare del posizionamento della segnaletica, è stato rilevato, infatti, che alcune colonie feline sono posizionate all'interno di spazi condominiali e che generano, in alcune circostanze, incomprensioni e discussioni tra i condomini.
Spesso la presenza di colonie feline all'interno dei condomini diventa, infatti, oggetto di litigi tra il referente della colonia felina ed altri condomini e/o tra i vari condomini che hanno opinioni e sensibilità diverse circa la convivenza uomo-animale.
"Innanzitutto è fondamentale informare la collettività che la normativa nazionale e della Regione Marche, tutela la colonia felina in quanto tale e stabilisce che i gatti che vivono in libertà non possono essere spostati dal loro habitat - afferma il presidente dell'associazione Argo, Barbara Vittori - precisando che si intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio urbano e non, edificato o non, sia esso pubblico che privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia accudita o meno da cittadini. Non deve essere operata alcuna criminalizzazione generalizzata verso chi si occupa dei gatti liberi che hanno trovato il loro habitat in aree condominiali, perché la legge tutela la loro presenza. Inoltre, il gatto, anche se nutrito, resta il principale antagonista di topi, ratti e rettili, a vantaggio del bioequilibrio. Ma è altrettanto vero - conclude la Vittori - che la buona educazione del referente della colonia felina è fondamentale per non estremizzare il disagio vissuto dagli altri condomini .... Disagio che, a volte, si trasforma in ritorsioni verso gli stessi animali".
Fondamentale è il rispetto di due semplici e buone regole nella somministrazione del cibo ai gatti: la giusta quantità e l'eliminazione dei suoi residui. Al termine di ogni pasto è importante eliminare eventuali residui che richiamerebbero ulteriori gatti estranei alla colonia o altri animali sinantropi. Inoltre arrecare danno al decoro degli edifici potrebbe configurare un illecito amministrativo per violazione della normativa igienico-sanitaria.
La campagna consiste nell'affissione di manifesti e poster per la città che illustrano tali principi e nella diffusione di depliant informativi, a cura dell'associazione Argo, in particolare agli amministratori di condomini. (lb)
venerdì
Parte il progetto Macerata Trashware Lunga vita ai nostri computer! da Cronache Maceratesi
Parte il progetto Macerata Trashware
Lunga vita ai nostri computer!
di Carmen Russo
“Computer obsoleti ed inutilizzabili? Trashware ha la soluzione!”. Potrebbe essere questo lo slogan della nuova iniziativa promossa, proprio nella settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dalla provincia di Macerata e l’associazione CEA – Centro di Educazione Ambientale-.
L’assessore all’ambiente Enzo Valentini, in rappresentanza del Comune di Macerata, si fa portavoce delle numerose iniziative promosse e principalmente incentrate sulla sensibilizzazione nelle Scuole a quei problemi ambientali che tanto sono sentiti ai giorni nostri. Per frenare lo sfruttamento del consumo del territorio, introdurre una nuova politica sulla produzione e lo smaltimento dei rifiuti e per ottimizzare lo spreco di energia si stanno realizzando progetti mirati sì, a far diventare i bambini ottimi e responsabili cittadini di domani, ma anche a far crescere nelle menti degli studenti e delle loro famiglie l’idea che un aiuto consistente possa avvenire anche grazie al più piccolo contributo.
Dopo il progetto “Pedibus” – ossia l’accompagnamento a piedi dei bambini a scuola tramite volontari, che punta alla riduzione degli spostamenti con mezzi autonomi nelle ore di punta, con conseguente riduzione di gas di scarico e polveri sottili nell’atmosfera – oggi parte “Macerata Trashware” che ha trovato una soluzione alternativa e socialmente utile allo smaltimento di computer datati e di vecchia generazione.
Come spiega Simone Vecchioni, rappresentante della Cea e responsabile del progetto Trashware,<> . Un recupero, dunque, che potrebbe avere in sé un risvolto positivo per il sociale, ma anche un consistente risparmio da parte del Comune e dei cittadini stessi, che affronterebbero un costo minore per l’eliminazione di merce di difficile smaltimento.
Il percorso attraversa tre fasi essenziali: l’offerta dei computer da parte del cittadino o di aziende, le quali condizioni saranno valutate (essenziale è che il computer sia in buono stato e quindi non del tutto fuori uso) dall’operatore tecnico Martin Verolo. Successivamente c’è la riparazione o la ricostruzione con vecchi pezzi, dei computer, sui quali saranno installati sistemi operativi Open Source – liberi da copyright e totalmente gratuiti- con i quali sono garantiti i servizi base per un utente medio (Pacchetto Open Office, Posta Elettronica, Messaggistica VoIP e, naturalmente, Internet). E l’ultimo passo è la donazione agli Enti prescelti, passo che sarà comunicato sempre sul sito dell’iniziativa.
Un computer deve avere necessariamente, per poter essere riparato, dei requisiti minimi ovvero 128 MG di RAM, 10 GB di disco fisso e almeno il Pentium III (tutti requisiti verificabili dall’utente stesso). Fondamentale è la passione di Martin Verolo sia nella modificazione dei componenti fisici di un computer sia nella diffusione dell’ “Ideologia Open Source” che afferma: <>.
Chi vuole consegnare il proprio computer obsoleto o non funzionante, può rivolgersi ai seguenti contatti:
- 0733/280035 numero telefonico della sede CEA;
- maceratatrasware@gmail.com e-mail dei Macerata Trashware;
- 331/9133848 numero telefonico dell’operatore Martin Verolo.
Per informazioni ed aggiornamenti è possibile visitare il sito www.maceratatrashware.it.
Lunga vita ai nostri computer!
di Carmen Russo
“Computer obsoleti ed inutilizzabili? Trashware ha la soluzione!”. Potrebbe essere questo lo slogan della nuova iniziativa promossa, proprio nella settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dalla provincia di Macerata e l’associazione CEA – Centro di Educazione Ambientale-.
L’assessore all’ambiente Enzo Valentini, in rappresentanza del Comune di Macerata, si fa portavoce delle numerose iniziative promosse e principalmente incentrate sulla sensibilizzazione nelle Scuole a quei problemi ambientali che tanto sono sentiti ai giorni nostri. Per frenare lo sfruttamento del consumo del territorio, introdurre una nuova politica sulla produzione e lo smaltimento dei rifiuti e per ottimizzare lo spreco di energia si stanno realizzando progetti mirati sì, a far diventare i bambini ottimi e responsabili cittadini di domani, ma anche a far crescere nelle menti degli studenti e delle loro famiglie l’idea che un aiuto consistente possa avvenire anche grazie al più piccolo contributo.
Dopo il progetto “Pedibus” – ossia l’accompagnamento a piedi dei bambini a scuola tramite volontari, che punta alla riduzione degli spostamenti con mezzi autonomi nelle ore di punta, con conseguente riduzione di gas di scarico e polveri sottili nell’atmosfera – oggi parte “Macerata Trashware” che ha trovato una soluzione alternativa e socialmente utile allo smaltimento di computer datati e di vecchia generazione.
Come spiega Simone Vecchioni, rappresentante della Cea e responsabile del progetto Trashware,<> . Un recupero, dunque, che potrebbe avere in sé un risvolto positivo per il sociale, ma anche un consistente risparmio da parte del Comune e dei cittadini stessi, che affronterebbero un costo minore per l’eliminazione di merce di difficile smaltimento.
Il percorso attraversa tre fasi essenziali: l’offerta dei computer da parte del cittadino o di aziende, le quali condizioni saranno valutate (essenziale è che il computer sia in buono stato e quindi non del tutto fuori uso) dall’operatore tecnico Martin Verolo. Successivamente c’è la riparazione o la ricostruzione con vecchi pezzi, dei computer, sui quali saranno installati sistemi operativi Open Source – liberi da copyright e totalmente gratuiti- con i quali sono garantiti i servizi base per un utente medio (Pacchetto Open Office, Posta Elettronica, Messaggistica VoIP e, naturalmente, Internet). E l’ultimo passo è la donazione agli Enti prescelti, passo che sarà comunicato sempre sul sito dell’iniziativa.
Chi vuole consegnare il proprio computer obsoleto o non funzionante, può rivolgersi ai seguenti contatti:
- 0733/280035 numero telefonico della sede CEA;
- maceratatrasware@gmail.com e-mail dei Macerata Trashware;
- 331/9133848 numero telefonico dell’operatore Martin Verolo.
Per informazioni ed aggiornamenti è possibile visitare il sito www.maceratatrashware.it.
Conferenza internazionale nell'ambito del progetto europeo BWS (Building Waste Sustainability)
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/152501CMC0400/M/28501CMC0122
PROGRAMMA
Conferenza internazionale nell'ambito del progetto europeo BWS (Building Waste Sustainability)
1-2 dicembre 2011
Sala Convegni Banca Marche
via Padre Matteo Ricci, 2
Macerata
Giovedì 1 Dicembre 2011 ore 16.00~19.00
16.00 Introduzione del Sindaco Romano Carancini
16.00 Introduzione del Sindaco Romano Carancini
16.15 Saluti degli Enti Partner (Comune di Bushat, Comune di Kamez, PFD, Comune di Bar, Cosmari, Meridiana)
16.30 Progettare in modo partecipato le politiche ambientali: uno sguardo d’insieme
Tarcisio Porto Assessore all'Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino
17.30 Conoscere il territorio locale per progettare le politiche dell’ambiente: il caso del piano energetico del Comune di Macerata
Maurizio Di Marino Direttore del Centro di Ecologia e Climatologia di Macerata
18.00 Governare il territorio coinvolgendo coloro che lo abitano: l’esperienza dei Forum di Agenda 21
Renzo Montanari Società cooperativa Risorse
16.30 Progettare in modo partecipato le politiche ambientali: uno sguardo d’insieme
Tarcisio Porto Assessore all'Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino
17.30 Conoscere il territorio locale per progettare le politiche dell’ambiente: il caso del piano energetico del Comune di Macerata
Maurizio Di Marino Direttore del Centro di Ecologia e Climatologia di Macerata
18.00 Governare il territorio coinvolgendo coloro che lo abitano: l’esperienza dei Forum di Agenda 21
Renzo Montanari Società cooperativa Risorse
Venerdì 2 Dicembre 2011 ore 09.30~13.00
Workshop
Il Centro del Riuso
Massimo Riccetti, Società cooperativa Risorse
Uso didattico-creativo di materiali riciclati
Natasa Zanivan, Società cooperativa Risorse
Trashware
Seconda vita per i vecchi computer
Simone Vecchioni, Società cooperativa Risorse
Workshop
Il Centro del Riuso
Massimo Riccetti, Società cooperativa Risorse
Uso didattico-creativo di materiali riciclati
Natasa Zanivan, Società cooperativa Risorse
Trashware
Seconda vita per i vecchi computer
Simone Vecchioni, Società cooperativa Risorse
I partners del progetto sono: Regione Marche, Comune di Bushat, Comune di Kamez, PFD, Comune di Bar, Cosmari, Meridiana.
Iscriviti a:
Post (Atom)