Il sogno di un cane accalappiato è quello di essere adottato. Per fare in modo che i cani restino il minor tempo possibile nel canile comunale, questa mattina è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Macerata, la Meridiana Cooperativa Sociale e la Scuola di scienze mediche veterinarie dell’Università degli Studi di Camerino per attività di collaborazione relative al randagismo.
«Il canile è un fiore all’occhiello dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Enzo Valentini – non ha mai avuto i problemi di mala gestione di cui si sente parlare altrove e ha anche un buon livello di turn over. Con questo protocollo vogliamo unire la capacità operativa della Meridiana e le conoscenze che si sviluppano sul territorio. Aumentare la fruibilità del canile vuol dire garantire la trasparenza del servizio e l’adottabilità dei cani ».
E’ stato Giuseppe Spernanzoni, presidente della Meridiana a spiegare nel concreto le azioni previste dal protocollo: «Al momento ospitiamo 250 cani, molti dei quali in età avanzata e per questo difficili da affidare. Per aumentare le possibilità di adozione stiamo lavorando su due fronti, il primo è quello di garantire la salute degli animali, il secondo è quello di migliorarne il comportamento attraverso l’ausilio di professionisti del settore. Iniziamo oggi la prima fase e accanto all’assistenza sanitaria di primo livello, la Scuola di Scienze mediche veterinarie assicurerà anche quella di secondo livello, una garanzia in più per chi adotta ».
Il direttore della Scuola di Scienze Mediche Giacomo Renzoni e Andrea Spaterna, direttore dell’ospedale veterinario didattico di Camerino hanno sottolineato lo spirito di collaborazione con il territorio che anima questa iniziativa.
Alberto Tibaldi direttore del servizio Sanità animale dell’Asur 9 ha curato la stesura di una relazione tecnica sul randagismo nella regione e in particolare nella provincia di Macerata: «Dal 2007 ad oggi il numero dei cani presenti nei canili delle Marche è diminuito del 5% annuo. Questo calo può essere dovuto alla diffusione di una maggiore sensibilità verso le adozioni ma anche alla riduzione del vile fenomono dell’abbandono. Per noi è fondamentale che i cani siano sani e la certificazione sanitaria è indispensabile. La collaborazione tra forze in campo e università è un modello che deve essere esportato anche in altre realtà».
Presenti anche Barbara Vittori (nella foto a fianco) dell’associazione Argo che ha espresso la sua soddisfazione nel sentir parlare di benessere animale e del favorire l’adozione e Giuseppe Bommarito, fondatore dell’associazione “Con Nicola oltre il deserto d’indifferenza” che ha scelto di dare continuità agli interessi di Nicola, prematuramente scomparso, e tra questi c’erano gli animali: «Dopo aver contribuito a molte iniziative a favore dei cani, ci proponiamo in questa occasione di risanare e bonificare l’ambulatorio del canile e creare un sito internet in cui saranno inseriti i profili dei cani da adottare per favorirne l’affidamento».
«Il canile è un fiore all’occhiello dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Enzo Valentini – non ha mai avuto i problemi di mala gestione di cui si sente parlare altrove e ha anche un buon livello di turn over. Con questo protocollo vogliamo unire la capacità operativa della Meridiana e le conoscenze che si sviluppano sul territorio. Aumentare la fruibilità del canile vuol dire garantire la trasparenza del servizio e l’adottabilità dei cani ».
E’ stato Giuseppe Spernanzoni, presidente della Meridiana a spiegare nel concreto le azioni previste dal protocollo: «Al momento ospitiamo 250 cani, molti dei quali in età avanzata e per questo difficili da affidare. Per aumentare le possibilità di adozione stiamo lavorando su due fronti, il primo è quello di garantire la salute degli animali, il secondo è quello di migliorarne il comportamento attraverso l’ausilio di professionisti del settore. Iniziamo oggi la prima fase e accanto all’assistenza sanitaria di primo livello, la Scuola di Scienze mediche veterinarie assicurerà anche quella di secondo livello, una garanzia in più per chi adotta ».
Il direttore della Scuola di Scienze Mediche Giacomo Renzoni e Andrea Spaterna, direttore dell’ospedale veterinario didattico di Camerino hanno sottolineato lo spirito di collaborazione con il territorio che anima questa iniziativa.
Alberto Tibaldi direttore del servizio Sanità animale dell’Asur 9 ha curato la stesura di una relazione tecnica sul randagismo nella regione e in particolare nella provincia di Macerata: «Dal 2007 ad oggi il numero dei cani presenti nei canili delle Marche è diminuito del 5% annuo. Questo calo può essere dovuto alla diffusione di una maggiore sensibilità verso le adozioni ma anche alla riduzione del vile fenomono dell’abbandono. Per noi è fondamentale che i cani siano sani e la certificazione sanitaria è indispensabile. La collaborazione tra forze in campo e università è un modello che deve essere esportato anche in altre realtà».
Presenti anche Barbara Vittori (nella foto a fianco) dell’associazione Argo che ha espresso la sua soddisfazione nel sentir parlare di benessere animale e del favorire l’adozione e Giuseppe Bommarito, fondatore dell’associazione “Con Nicola oltre il deserto d’indifferenza” che ha scelto di dare continuità agli interessi di Nicola, prematuramente scomparso, e tra questi c’erano gli animali: «Dopo aver contribuito a molte iniziative a favore dei cani, ci proponiamo in questa occasione di risanare e bonificare l’ambulatorio del canile e creare un sito internet in cui saranno inseriti i profili dei cani da adottare per favorirne l’affidamento».