Sarà sottoposta al Consiglio comunale una proposta di modifica dello Statuto comunale relativa all’introduzione dell’articolo 2 bis che tratta l’accesso all’acqua come diritto umano universale.
La proposta prevede che il Comune riconosca il diritto umano all’acqua e il suo status come bene comune pubblico e che confermi il principio che tutte le acque, superficiali e sotterranee anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo i criteri di solidarietà e anche il principio che in ambito pubblico devono essere mantenute le proprietà delle reti e la gestione del servizio idrico integrato in modo che la stessa sia affidata ad un ente di diritto pubblico.
L’introduzione dell’articolo 2 bis nello Statuto prevede anche che il Comune consideri il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini
La proposta di modifica è adesso sottoposta ad un periodo di pubblicità di trenta giorni, al termine dei quali sarà presa in esame dal Consiglio. Gli interessati possono consultare il sito www.comune.macerata.it o l’Albo pretorio del Comune
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Statuto Comunale, proposta di integrazione art. 2 bis
I consiglieri comunali Gabriella Ciarlantini (Verdi per Macerata), Pierpaolo Tartabini (La sinistra per Macerata) e Antonio Carlini (Pensare Macerata), hanno presentato al presidente del Consiglio comunale Romano Mari una proposta di modifica dello Statuto comunale chiedendo che la stessa, a norma dell'art.75 comma 4 dello stesso Statuto, sia sottoposta al Consiglio comunale previa affissione all' Albo pretorio per almeno 30 giorni e adeguata pubblicità alla cittadinanza.
La proposta si riferisce all'integrazione dello Statuto vigente con l'art.2bis che prevede il riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto umano universale.