martedì

L'intervento del consigliere Gabriella Ciarlantini al consiglio comunale aperto sullo Sferisterio

Ritengo che in una città come Macerata, che come ho già ribadito altre volte da tempo soffre la mancanza di opportunità e spazi per l'innovazione culturale, sia oggi necessario ripensare l'utilizzo dello Sferisterio fuori dagli schemi della cultura, passatemi il termine, convenzionale. Non è più pensabile limitare le capacità di uno spazio con quelle caratteristiche, un monumento storico, con una eccellente acustica, attrezzato per ospitare grandi quantità di pubblico, alla sola Stagione lirica, seppure importante e fondamentale per Macerata, e a pochi concerti, che di fatto rispecchiano gusti ed esigenze solo di una parte di questa città.

Macerata manca di sensibilità verso quanto di innovativo e di non convenzionale si sta producendo a livello italiano ed europeo in campo artistico, teatrale, musicale. E questa carenza è avvertita come un grosso handicap soprattutto dai nostri cittadini più giovani, che da sempre sono il motore culturale della vita di un territorio e ne rappresentano l'espressione più viva, da incentivare e promuovere, che vorrebbero vedere una Macerata più moderna, proiettata verso la l'Europa, attenta alle dinamiche culturali che parlano anche il linguaggio del 2011 e non solo del secolo passato.

Esempi ce ne sono, l'Arena di Verona ha di recente ospitato eventi importanti di respiro internazionale, ricordiamo i concerti dei  Radiohead e di Bjork, altre location di alto valore storico in Italia e all'estero vengono utilizzate per organizzare importanti festival ed eventi di musica elettronica o contemporanea, eventi importanti che possono ridare linfa alle attività turistiche e culturali di Macerata, attrarre nuove tipologie di turisti, riavvicinare lo Sferisterio ad una larga parte di cittadinanza.

Aprire lo Sferisterio anche ad un'utenza più giovane, dove il termine giovane non indica semplicemente l'età anagrafica ma anche la capacità di saper recepire e proporre nuovi stimoli e proposte, vuol dire saper investire nel futuro di questa città, vuol dire completare l'offerta della Stagione lirica ma anche ridare slancio e vigore ad un capoluogo di provincia che può e deve saper far fronte alle sfide della contemporaneità, del mondo globale e multiculturale, ma anche sapersi svecchiare un po', e ritrovare energie e slancio sapendo ascoltare ed incentivando la partecipazione delle sue componenti più attive e vitali.